Chi scrive - un filo di storia giusto per conoscerci
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CC By SA (DM) |
Vivere in un mondo che cambia
Nato in un periodo irripetibile, con l'eccitazione della corsa nello spazio e la consapevolezza di assistere ad un evento unico nella storia dell'umanità: i primi passi umani su un altro corpo celeste, il primo trapianto di cuore, goduto dei cambiamenti culturale legati all'esplosione libertaria degli anni '60, vissuta la caduta di molte barriere di vario genere tra i popoli e ai confini delle nazioni, osservato il mondo diventare sempre più piccolo e meno sconosciuto e infine coinvolto volutamente dalla nascita dell'era digitale e dalla sua continua evoluzione sempre più complessa.😄
Enciclopedie per tutti
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L'enciclopedia Conoscere (Ebay DdC) |
Gli anni '60 hanno visto la diffusione delle enciclopedie divulgative, che era possibile acquistare anche a fascicoli settimanali nelle edicole. Queste erano scritte in stile scorrevole con pagine riccamente illustrate, che invitavano a sfogliarle, con contenuti adatti per chi frequentava le ultime tre classi della scuola elementare e qualcosina serviva anche per le medie. Le famiglie erano numerose, due o tre figli, talvolta di più, per cui la spesa per questo acquisto, per una famiglia interessata alla crescita della prole e a cui il boom economico aveva permesso il salto dai bisogni basici a quelli per la crescita delle personalità, era un investimento accettabile per un prodotto che sarebbe stato in uso per almeno 3 - 5 e più anni e che magari avrebbe soddisfatto anche qualche curiosità intellettuale dei genitori. La sfilata dei volumi, allineati sullo scaffali con le lucide sovracopertine dai colori vivaci, rappresentava anche un piccolo status symbol, emulando, a suo modo, la tradizione delle più "blasonate famiglie" che dagli anni '30 mostravano con finta noncuranza i larghi e alti tomi coperti in finta pelle marrone opaco della Treccani nel salotto buono, e spesso mai sfogliati.
La più famosa di queste enciclopedie fu Conoscere, pubblicata della Fratelli Fabbri editore, presente anche nella casa di chi scrive, a questa ne seguirono altre, a cui si aggiunsero libri, riviste tematiche
Arriva la rete
Tutto questo fino all'ultimo decennio del secolo con l'arrivo di Internet prima nella casa nella casa, e poi sul lavoro e la scoperta nel 2006 di Wikipedia, già nata da 5 anni, allora nella sua fase di piena e allegra espansione. Subito catturato nell'interesse e iscritto come utente pochi giorni dopo l'incontro con essa, e da quel momento mai più abbandonata.
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Come si presentava Wikipedia nel 2006 |
Wikipedia come hobby
A questo punto si deve premettere che Wikipedia deve essere un hobby e come tale deve rimanere per ogni volontario che vi collabora, altrimenti rischia di diventare una paranoia.
Partecipando all'enciclopedia in folle crescita scopre che questa sta creando un suo universo virtuale, fornito di regole sue, innovazioni che rompono schemi classici e incontri/scontri con attitudini e approcci mentali dei più disparati, che si mescolano per costruire la più grande distribuzione del sapere umano mai tentata nella storia umana. Non soltanto la più grande, ma la più libera e la più completa raccolta della conoscenza umana mai fatta e nel maggior numero possibile di lingue parlate nel mondo: più di 300!
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Wikipediani di tutto il mondo (crediti vedi fondo pagina) |
La costruzione di questa raccolta, fatta da volontari e volontarie, di ogni età e ogni genere di cultura, inizialmente quasi sempre separati tra loro e collegati soltanto con connessioni di rete, in una struttura senza capi, redattori ufficiali o piani di sviluppo predefiniti, che agli esordi poteva sembrare, vista dall'esterno, destinata fallire, viceversa si è imposta anche nel confronto con il modello tradizionale di scrittura di una enciclopedia che richiede una redazione professionale, una gerarchia di scrittori e revisori funzionanti col principio di autorità e che spesso fornisce un prodotto imbalsamato.
Viceversa ogni wikipediana o wikipediano, questo è il nome dato a chi collabora nell'enciclopedia, è al contempo un
produttore della distribuzione del sapere ed un suo fruitore o un consumatore della stessa, ossia è un
prosumer, questo in quanto l'ipertestualità dei suoi contenuti mette costantemente in connessione quello che viene inserito con quanto già scritto da altri volontari e confrontandosi si apprendono anche cose che non si sapevano oppure si riescono a vedere sotto una luce mai considerata.
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Tutto questo pone nuovi problemi di verifica incrociata dei contenuti e delle fonti che li supportano e così chi scrive nell'enciclopedia diventa nel suo piccolo un epistemologo che non opera in eteree accademiche discussioni, ma agisce direttamente sul campo, confrontandosi con altri soggetti per arrivare a soluzioni digitalmente tangibili.
Vecchie e nuove realtà sconosciute
Infine chi scrive si imbatte in realtà che sembrano lontane o scomparse o discussioni a cui mai avrebbe pensato di partecipare: sostenitori di pretendenti, appartenenti a rami cadetti di ex (o forse non ex?) famiglie nobili, in lotta fra loro per la successione al titolo di troni scomparsi da più di un secolo , un centinaio di premi letterari organizzati da un centinaio di pro loco, micronazioni mai sentite, varianti dialettali che occupano mezza valle. Si trova a discutere se Marco Polo sia italiano o veneziano ? oppure croato?, se la parmigiana sia di origine siciliana o napoletana? Scopre la teiera di Russell, la ragione per la quale l'Ellesponto fu flagellato, conosce le ipotesi sulla Civiltà eterna di Dyson, lo sciovinismo del carbonio e apprende che in Italia non esisterebbe la libertà di paesaggio.
Infine, agendo su una enciclopedia in continua crescita ed evoluzione, scopre che cambia anche il paradigma che vedeva le fonti del sapere quasi statiche, con aggiornamenti minimi su argomenti già trattati e dati per conclusivi.
Crediti: immagine composta "Wikipediani di tutto il mondo" (ProtoplasmaKid, CC BY-SA 3.0; Kychot, CC BY-SA 3.0 ; Ferdinand IF99, CC BY-SA 4.0 Commons.wikimedia.org)
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